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martedì 4 settembre 2007

Gli italiani si vantano di essere il più religioso dei popoli

ratzinger all'epoca dei romaniStavo ripassando un po' di storia romana, allorché mi sono imbattuto in un passo che riporto. Immaginate di adattare il testo ai giorni nostri e vedrete quanto è cambiato. Nulla. La religione dei romani è UGUALE a quella dei cristiani (ed in particolare dei cattolici).

"I Romani si vantavano di essere il più religioso dei popoli. Tuttavia la religione romana aveva ben poco a che vedere con la fede. Era piuttosto un insieme di atti di culto praticati dai membri della comunità. Non si richiedeva l'adesione spirituale dei singoli individui a un credo: era sufficiente la scrupolosa osservanza formale dei riti. Religione era l'atto di culto pubblico e collettivo, sia quello che i sacerdoti celebravano in nome dello Stato, sia quello che il capofamiglia celebrava in nome e al cospetto dei suoi familiari.
La meticolosità del culto rivela la concezione "contrattuale" della religione romana: la formulazione corretta delle preghiere e l'offerta dei sacrifici nelle forme prescritte erano condizioni necessarie e sufficienti per obbligare la divinità a contraccambiare i fedeli, esaudendone le richieste. Non si cercava di uniformare la propria condotta a dei comandanti o a delle norme morali, ma di ottenere, seguendo il corretto rituale, che gli dèi non si opponessero a una certa condotta."