giovedì 11 ottobre 2007

Farsi gli affaracci propri mai?

Dicesi impiccione od importuno colui che pretende di possedere la Verità e che vuole imporla a tutti.
Vandea scrive sul suo blog che "la Cultura della Morte, sia che passi dalla droga, dall' aborto, dall' eutanasia è assai gradita a chi, in nome di un libertarismo estremo e di un neo-Prometeismo ribelle nega con ostinata volontà la Presenza e l' Amore di Dio in questo mondo, peccando dello stesso orgoglio di Adamo ed Eva" e che "Io invece mi batterò fino alla fine perchè quell' unico cambi idea; e comunque una legge gli impedisca di fare la sua dannazione. Perchè qui siamo di passaggio, di là c'è l'eternità."

Questo è l'errore di fondo dei cristiani (ed in particolare dei cattolici in Italia): essere convinti che la propria visione del mondo e della vita sia universale, che tutti debbano pensarla come loro e che tutti gli altri siano degli emeriti imbecilli. Nel migliore dei casi i cristiani zittiscono l'avversario, nel peggiore lo bruciano al rogo.

Ecco un altro pilastro per cui il mio stomaco si ribella quando parlo dei cattolici.

5 commenti:

Tanuccio ha detto...

In genere è un difetto di tutti gli estremismi religiosi.

Unknown ha detto...

Condivido. Peraltro non mi pare che in nessun punto della sacra scrittura ci sia scritto che la salvezza sia da imporre agli altri con ogni mezzo. Finisce che quelli più ignoranti di fede sono quelli che di fede ci vivono.

Grendel ha detto...

Benvenuto nel club... ;)

Anonimo ha detto...

uè volevo dire, ma non ti iscrivi a www.tocqueville.it?

Utopia ha detto...

ci ho provato... ho compilato il modulo,ma poi nn è successo nulla!