giovedì 10 gennaio 2008

Considerazioni sull'abuso della credulità popolare


Il Codice Penale italiano prevede, all'articolo 661, il reato di "abuso della credulità popolare".
Personalmente ritengo che questo articolo sia odioso, sia da un punto di vista concettuale sia per l'uso che solitamente ne fanno le autorità giudicanti (leggi scelta degli individui che vengono messi sotto accusa).
Non ho mai capito perchè un cartomante, un sensitivo, un medium o un venditore di amuleti possono essere legalmente persegiti per abuso della credulità popolare, mentre un parroco che si fa pagare per una messa per un defunto o i gestori del santuario di Lourdes no.
Se il principio è quello secondo cui il guadagno realizzato attraverso affermazioni o eventi non dimostrabili scientificamente è una truffa, che differenza c'è tra la lettura dei tarocchi per conoscere il futuro e la promessa del paradiso?
O tra l'oroscopo e la liquefazione del sangue di S.Gennaro?
Perchè un "mago" è un ciarlatano truffatore mentre un ministro di culto di una religione con milioni di adepti è una figura rispettatata?
Nessuno si sognerebbe di denunciare quest'ultimo come un truffatore, eppure entrambe le figure fanno riferimento a fenomeni irrazionali e non dimostrabili scientificamente (i miracoli, la vita ultraterrena...).
E non mi si risponda che la fa il numero dei credenti.
Nell'antichità la quasi totalità dell'umanità era politeista, ma non per questo gli dei esistevano veramente.
Il fatto che un grandissimo numero di persone creda in qualcosa che non si può provare in modo certo ed inequivocabile non rende questa convinzione automaticamente vera.
Ripeto, esoterismo e religioni "convenzionali" fanno entrambe appello ad una credenza verso qualcosa di non dimostrabile attraverso parametri scientifici.
Però un cartomante è considerato un truffatore perchè si fa pagare per qualcosa che razionalmente non è possibile fare (predire il futuro), mentre la stessa cosa non vale per organizzazioni che influenzano lo stile di vita di miliardi di persone e che hanno volumi di affari enormi (in primis attraverso le donazioni dei fedeli) parlando di entità soprannaturali onnipotenti, di dimensioni ultraterrene, di miracoli, di anima e di vita che prosegue oltre la morte.
A scanso di equivoci...
Non voglio perseguire penalmente i ministri di culto.
Una persona ha tutto il diritto di aderire ad una religione, se questo la fa stare bene.
Ma una persona ha ache il diritto di credere nella divinazione.
Quello che trovo molto ipocrita è che esista un reato che si chiama "abuso della credulità popolare" che però non viene applicato nello stesso modo verso tutti quei soggetti che fanno riferimento a fenomeni non dimostrabili scientificamente.
Secondo me un reato del genere non dovrebbe esistere, laddove non lede i diritti di terze persone ognuno ha diritto di credere in quello che vuole, ma nel caso esista non ci possono essere disparità di trattamento.
Prima di chidere si impone una precisazione.
Ovviamente dò per scontato che gli individui agiscano in maniera assolutamente libera e volontaria.
E' superfluo sottolineare che in presenza di situazioni di coercizione (plagio, intimidazione psicologica, minacce, violenze) siamo di fronte a reati che vanno giustamente perseguiti dall'autorità giudiziaria.

3 commenti:

Utopia ha detto...

se uno è talmente idiota da credere che sciogliere del sale nell'acqua risolverà i suoi problemi... beh, secondo me ha solo il diritto di girare per le strade con un cappello con la scritta "somaro", come a scuola alcuni decenni fa

Anonimo ha detto...

c\ompletamente d'accordo: del resto la religione ha tanto successo proprio perchè promette qualcosa dopo la morte..cioè quando nessuno sarà più in grado di verificare! Astuto no??!!
Elena

Federico Zuliani ha detto...

"E' l'occasione che fa l'uomo ladro" disse qualcuno.

Se è uno è così ingenuo (diciamo ingenuo...) da pensare che un sedicente mago possa risolvergli il problema, cavoli suoi. Mica il suddetto "mago" l'ha obbligato ad andare da lui...
Sono questi ingenui a fare un danno al mondo, non chi viene accusato di sfruttarli!